I problemi mandibolari sono molto frequenti nella popolazione. Una visita gnatologica permette di stabilire come individuare il disagio, per esempio un problema di masticazione, e stabilire la terapia. Infatti, esistono diversi esami che lo specialista gnatologo potrebbe prescrivere, come il CONE BEAM.

I problemi mandibolari sono il dolore causato da un problema di masticazione, i click, la difficoltà nell’aprire e chiudere la bocca.

A differenza della prima visita dal dentista generico, in questo caso, una semplice ortopanoramica può non essere di aiuto nella diagnosi dei disordini dell’articolazione temporomandibolare (ATM). Per questo motivo è richiesta una visita gnatologica

problemi mandibolari

Stratigrafia dell’ATM

Nel caso di problemi mandibolari, il dentista generico, o il medico di base, prescrivono una cosiddetta stratigrafia dell’ATM. Ma è veramente utile questo esame? 

In realtà solo in parte, in quanto una semplice stratigrafia fornisce informazioni molto parziali dello stato di salute delle ATM.

Infatti, sfruttando la tecnologia dei raggi X, è possibile valutare solo grossolane alterazioni dei profili ossei mascellare e mandibolare. In altre parole,  solo in presenza di dismorfismi conclamati dovuti ad un problema artrosico questo esame può essere di aiuto.  Questo tipo di problemi mandibolari riguarda solo una percentuale esigua dei pazienti.

Un altro limite della stratigrafia è che rappresenta una visione in due dimensioni dell’ATM, non corrispondente alla reale anatomia che prevede piuttosto movimenti lungo i tre assi dello spazio.

CONE BEAM

Molto più utile, allora, può essere una visione in 3D consentita dalla tecnologia CONE BEAM, ormai disponibile in molti studi dentistici di livello.

La CONE BEAM è a basso dosaggio di raggi, e con digitalizzazione del risultato che non necessita di stampe fisiche su lastra.

Questo esame, quindi, risulta molto più accurato della stratigrafia, nonostante non consenta una visione dei tessuti muscolo-scheletrici e della cartilagine meniscale.

Risonanza magnetica

Il gold standard a livello diagnostico rimane ancora la risonanza magnetica (senza mezzo di contrasto). É molto efficace nei casi in cui c’è un dubbio diagnostico riguardo una problematica muscolo-scheletrica, meniscale, o cronico-infiammatoria con edema.

Certamente non un esame eseguibile in uno studio odontoiatrico, e comunque da eseguire su richiesta medica dello specialista gnatologo.

Tutti gli altri esami quali ad esempio l’ecografia perdono di significato per la particolare anatomia dell’ATM, che richiede esami specifici morfologici o funzionali subordinati alla valutazione a seguito della visita gnatologica.

Ecco perché, prima di eseguire un qualunque esame diagnostico del distretto mandibolare, sarebbe consigliabile eseguire prima una visita gnatologica approfondita. In questo modo si evitano inutili esposizioni a raggi e spreco di denaro per un esame che magari sarà di poca utilità diagnostica.

Presso lo Studio Dentistico Medical Center è presente lo specialista gnatologo che valuta i diversi problemi mandibolari dei pazienti, come i problemi di masticazione, e stabilisce gli esami diagnostici da effettuare caso per caso.

Prenotando online sul nostro sito web la prima visita e l’ortopanoramica sono gratuite.

Dott. Maurizio Buganza
L’osteopatia per bambini è una soluzione sicura e naturale. Quando si intraprende una terapia ortodontica il supporto di un approccio osteopatico è importante. Infatti, i bambini che si sottopongono a una terapia ortodontica e presentano una cattiva occlusione dentale o alterazioni del sistema masticatorio, potrebbero risentirne a livello di postura.

L’approccio osteopatico è naturale, non invasivo e privo di effetti collaterali è per questo che può essere utilizzato per la salvaguardia della salute in tutti gli stadi della vita.

L’osteopatia per bambini è sempre più richiesta, soprattutto quando il bambino è in fase di crescita e si sottopone  a  una terapia ortodontica

Infatti, è fondamentale considerare l’influenza che il sistema masticatorio ha su altri distretti corporei quando la causa dell’intervento dell’ortodonzista sono:

  • una cattiva occlusione dentale;
  • una disfunzione dell’articolazione temporo mandibolare;
  • casi di disallineamento o sovraffollamento dei denti. 

Quindi,  modifiche occlusali come ad esempio un’estrazione dentale oppure l’apposizione di un apparecchio ortodontico, possono influire negativamente sulla postura del bambino causando:

  • Mal di testa e sinusite;
  • Difficoltà di attenzione e concentrazione;
  • Dolori diffusi alla colonna vertebrale;
  • Comparsa o peggioramento della scoliosi;
  • Cambiamenti di umore (nervosismo, irritabilità, disturbi del sonno);
  • Vertigini;
  • Disturbi visivi.
osteopatia per bambini

Cosa può fare l’osteopatia per bambini a supporto della terapia ortodontica?

Il compito dell’osteopatia per bambini è quello di affiancare l’ortodontista verificando i cambiamenti posturali e craniali che avvengono durante la terapia ortodontica.

Infatti, una cattiva occlusione dentale e l’alterazioni del sistema masticatorio causano dei cambiamenti posturali e, per questo motivo,  un approccio osteopatico è rilevante.

L’osteopatia per bambini può facilitare l’adattamento del corpo ai cambiamenti intervenuti a seguito dell’applicazione di apparecchi fissi o mobili.

osteopatia per bambini

In questo modo si  evita l’insorgenza di sintomi dolorosi. Inoltre, un approccio osteopatico può  aiutare  l’ortodontista ad accelerare il processo di cura del paziente. 

Sarebbe necessario seguire il bambino prima,  durante e dopo la terapia ortodontica per aiutare il sistema corporeo ad adattarsi allo stress causato dall’apparecchio e per riarmonizzare il sistema craniale e posturale.

L’intervento di osteopatia per bambini comporta un approccio globale sia nella diagnosi che nella terapia.

Lo scopo è quello di ricondurre la totalità del corpo all’equilibrio e alla normale mobilità risalendo alle cause che hanno scatenato il problema. L’approccio osteopatico non si  limita alla regione che presenta il dolore.

L’intervento precoce sul bambino è sicuramente consigliato. Infatti, in età pediatrica,  il  sistema corporeo è  più malleabile e, quindi,  più adatto e risponde più facilmente alle modificazioni indotte dal trattamento osteopatico.

Presso il nostro Studio Dentistico Medical Center la terapia ortodontica può essere sempre accompagnata da un approccio osteopatico.

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Marta Del Bove Osteopata
La permuta dei denti avviene in tre fasi distinte. Nella prima fase si verifica la perdita dei denti da latte: i dentini da latte iniziano ad essere sostituiti dai permanenti. Dalla dentatura decidua dell’infanzia si passa gradualmente alla dentatura permanente.

Per dentizione si intende quella fase del processo evolutivo di crescita, che va dai 6 ai 12 anni, in cui assistiamo alla perdita dei denti da latte.  

I bambini iniziano a sostituire la dentatura decidua con la dentatura permanente. 

Questo periodo di transizione, è preceduto dalla dentatura decidua che va da 6 mesi ai 6 anni, e seguito dalla dentatura permanente che va dai 12 anni in poi.

La permuta dei denti, dentizione,  è usualmente divisa in tre fasi molto peculiari.

Fase  1 della permuta dei denti: Inizia la  perdita dei denti da latte e la graduale comparsa di alcuni denti della dentatura permanente.

Fase intertransizionale: un’ apparente staticità che cela importanti evoluzioni sia ossee che dentali.

Fase 2 della permuta dei denti: ripresa della sostituzione della dentatura decidua  con comparsa della dentatura permanente che ancora non era completa.

Queste fasi di crescita e di sviluppo sono importanti per i bambini e i genitori possono trasformarle in un’opportunità.

L’opportunità di dirgli che stanno crescendo, di insegnargli ad avere pazienza e, soprattutto, di conoscere in modo costruttivo l’ambiente odontoiatrico.

Un imprinting soft renderà i nostri piccoli degli adulti che non avranno paura del dentista ma, anzi, lo vedranno come un alleato per la loro salute.

Accellerare il processo di perdita dei denti da latte con metodi fai-da-te, è fortemente sconsigliato.

Infatti, il più delle volte non porta al risultato voluto ma produce un effetto contrario: paura della perdita dei denti da latte che devono ancora cadere e paura, quindi del dentista.

Lasciamo fare alla natura e se si hanno dei dubbi sulla permuta dei denti è consigliabile rivolgersi allo specialista.

Una visita  per controllare lo stato della dentatura decidua e della dentatura permanente rappresenta un investimento per il futuro delle persone che amiamo.

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Dott. Emiliano Armellin