digrignare i denti
Le situazioni di stress che si protraggono nel tempo possono causare una tensione dei muscoli facciali. I problemi della mandibola si manifestano in diversi modi e causano uno stato di malessere e di tensione generale. Digrignare i denti è un atteggiamento legato ai disturbi dell ATM( Articolazione-Temporale-Mandibolare). Infatti, Il bruxismo notturno è molto diffuso ed è un’azione inconsapevole che può causare numerose patologie.

I disturbi dell ‘ATM sono un insieme di sintomi e segni comunemente associati ai problemi della mandibola e dei muscoli facciali circostanti.

Questi disturbi colpiscono una discreta quantità di persone specialmente nella fascia di età fra i 25 e i 45 anni, con netta prevalenza femminile (3 donne colpite per ogni uomo).
Le caratteristiche cliniche dei problemi della mandibola e dei muscoli facciali sono:

  • click mandibolari;
  • ridotta apertura della bocca;
  • contratture del collo e delle spalle;
  • dolore alle orecchie e alla regione preauricolare durante l’apertura/chiusura; della bocca o durante la masticazione;
  • tensioni facciali,
  • difficoltà a masticare;
  • gonfiore su un lato del viso;
  • mal di denti;
  • mal di testa;
  • vertigini;
  • problemi di udito e ronzio nelle orecchie (acufeni).

Digrignare i denti di giorno e di notte potrebbe essere uno dei motivi dei disturbi dell’ATM anche se le cause scatenanti sono multifattoriali e non ancora chiare.

Tuttavia, tra tutti i fattori che sono stati studiati come potenziali cause di disfunzione, si ritiene che quelli comportamentali e psicologici siano una delle eziologie più significative.

In particolare, si ritiene che lo stress , induca l’aumento di quelle parafunzioni notturne e diurne di digrignamento, più note come bruxismo o serramento.
Non tutte le condizioni di stress sono però dannose per il corpo.
Livelli di stress brevi o moderati per un breve termine possono essere percepiti come stimoli positivi per la crescita emotiva e intellettuale e lo sviluppo dell’organismo (eustress).
Quando, però lo stress diventa cronico, intenso, e si prolunga per molto tempo diventa logorante e dannoso per il nostro organismo (distress).

Il distress fisico, mentale ed emotivo può portare all’insorgenza delle disfunzioni dell’ATM o al peggioramento di un disturbo preesistente.

Digrignare i denti è un atteggiamento frequente che si assume quando si è concentrati o mentre si pratica sport.

Anche mentre si è impegnati in un complicato progetto di lavoro o nel tentativo di gestire le sfide della vita quotidiana si tende a serrare i denti. Quindi, il comportamento abituale di digrignare i denti è dannoso poichè mantiene i muscoli facciali, soprattutto quelli della della mascella, sempre in tensione sia di giorno che di notte. Questo serramento continuo, causa l’insorgenza di dolori e limitazioni funzionali.

digrignare i dentiCosa può fare il dentista per i problemi della mandibola?

Lo specialista, se il paziente ha l’abitudine di digrignare i denti, può suggerire l’utilizzo di un bite.

Sicuramente il dispositivo medico non risolve lo stress, ma è l’unico in grado di proteggere il paziente dagli effetti causati dal bruxismo o dal serramento.
In altre parole, l’uso di un bite notturno determina la risoluzione di quel corredo di sintomi spesso invalidanti per il paziente per l’intensità e la frequenza dei dolori. Inoltre, protegge le strutture articolari dall’eccessivo carico a cui sono sottoposte a causa dell’abitudine di digrignare i denti e di serrarli.

Ovviamente solo se il bite è progettato e adattato su misura dallo specialista gnatologo, può avere effetti positivi. Infatti, è fortemente sconsigliato l’utilizzo del “bite da farmacia”.

Questo tipo di dispositivo è generico e non in grado di apportare quei benefici che invece un bite gnatologico personalizzato riesce a garantire.

Presso lo Studio Dentistico Medical Center lo specialista gnatologo è sempre a disposizione per studiare il bite su misura del paziente.

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Dott. Maurizio Buganza