Mal di denti: gengivite o paradontite

mal di denti

Gran parte della popolazione italiana soffre di mal di denti e le cause possono essere di diverso tipo. Recenti studi hanno dimostrato che una parte considerevole della popolazione è affatta dsa paradontite o piorrea.

Infatti, dati recenti (2018-2019) della Società Italiana di Parodontologia (Sidp) hanno permesso di dare una stima attuale circa la percentuale dei pazienti che presentano malattia parodontale o piorrea.

Si valuta che il 60% della popolazione italiana che soffre di mal di denti ha la parodontite, di questi il 10%-14% in forma grave. I soggetti interessati hanno un’età compresa tra i 35 e i 44 anni.

È importante fare una distinzione tra gengivite e parodontite o piorrea che troppo spesso vengono confuse o sovrapposte.
Nel primo caso il mal di denti è causato dalle gengive infiammate. Quindi il problema è causato da un’ infiammazione a livello dei tessuti molli marginali caratterizzata da arrossamento gengivale, edema, sanguinamento al sondaggio e, talvolta, aumenti di volume gengivale.

paradontite

Si tratta di una condizione completamente reversibile ma che spesso, se non si interviene, può trasformarsi in parodontite, una vera e propria piorrea.

La parodontite o piorrea, invece non è caratterizzata solo dalle gengive infiammate, bensì dalla distruzione del tessuto di supporto dei denti. Clinicamente questo tipo di forte mal di denti si manifesta con perdita di attacco e di osso, formazione di tasche e talvolta formazione di recessi.

Nel caso della gengivite la causa più comune è certamente l’accumulo di placca e tartaro.

Mentre, per quanto riguarda la parodontite dobbiamo fare una distinzione per quelli che sono i fattori eziologici non modificabili e quelli modificabili.

Dei primi fa parte la genetica ovvero la familiarità con la patologia su cui non abbiamo alcun potere.

Tra i fattori modificabili che causano la paradontite, invece, fanno parte i problemi locali e quelli sistemici.
Per fattori sistemici si intende principalmente diabete o ipercolesterolemia scompensate che rendono il paziente incapace di avere un’ adeguata resistenza immunitaria ai complessi batterici. Questo causa la recessione ossea.
Infine tra i fattori locali ritroviamo l’accumulo di placca e tartaro e il fumo di sigaretta che cooperano in diversi modi come fattori precipitanti la patologia.

La paradontite non può essere risolta definitivamente però possiamo utilizzare delle tecniche definite di fase o terapia causale, che ci permettono di stabilizzare e tenere sotto controllo il mal di denti e la patologia.

Se necessario, si potrà nache intervenire in maniera tempestiva con la chirurgia parodontale rigenerativa e/o resettiva.

Un sistema innovativo è il sistema laser a diodo che permette di sterilizzare le tasche parodontali, stimolare la rigenerazione ossea ed abbassare i livelli di infiammazione dei tessuti molli.

Quindi, quando si avverte un forte mal di denti e abbiamo la sensazione di avere le gengive infiammate, recarsi da uno specialista per un parere è la soluzione migliore per fronteggiare un eventuale problema.

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Dott.ssa Scorsolini Maria Giulia