Cause della carie dentale: zuccheri semplici o carboidrati complessi?

zuccheri semplici
Lo zucchero e gli alimenti che lo contengono sono fra le principali cause dell’insorgenza della carie dentale. Tuttavia gli zuccheri non sono tutti cariogeni, bisogna fare una distinzione tra zuccheri semplici e carboidrati complessi, tra lattosio e saccarosio.

Nell’ottica di preservare il cavo orale dalla carie dentale, è importante orientarsi verso un’alimentazione che prediliga i carboidrati complessi.

Infatti, questo tipo di zuccheri sono più difficilmente metabolizzati dai batteri responsabili della carie dentale e rappresentano un rischio minore rispetto a molecole più piccole come quelle dei carboidrati semplici.

Che differenza c’è tra zuccheri semplici e carboidrati complessi?

Gli zuccheri semplici sono il saccarosio ( zucchero comune), il fruttosio e lo sciroppo di glucosio. Le raccomandazioni nutrizionali consigliano di non superare la quota calorica del 5-10% da questi zuccheri.

Invece, gli zuccheri complessi sono quelli contenenti amido, ovvero tutti i derivati dei cereali (pane, pasta, pizza) ed i tuberi come le patate. I biscotti ed i prodotti da forno contengono una miscela di carboidrati complessi (amido) con l’aggiunta di zuccheri semplici.

carboidrati complessiPerchè gli zuccheri possono causare carie dentale?

Per capire meglio il concetto di cariogenicità degli zuccheri si può fare questo esempio: i batteri “affamati” che si vogliono saziare rapidamente, dovendo scegliere fra consumare delle polpette (zuccheri semplici) o un maiale intero (carboidrati complessi) scelgono la via più breve per saziarsi, cioè gli zuccheri semplici .

Anche il latte contiene zucchero, il cosiddetto lattosio. Questo zucchero ha un potere dolcificante cinque volte minore rispetto al comune zucchero da cucina e, inoltre, ha il grosso vantaggio di essere meno cariogeno rispetto al saccarosio.

Il tempo di metabolizzazione da parte dei batteri cariogeni è molto lenta e, per questo motivo, il lattosio, non risulta, essere loro particolarmente gradito. Inoltre, Il pH salivare dopo l’assunzione di latte si abbassa molto poco, a meno che non si aggiunga zucchero in quantità.

Per questo motivo, a meno che non si abbiano accertate intolleranze alimentari verso il lattosio, l’assunzione di latte risulta essere non solo innocua dal punto di vista della cariogenicità, ma addirittura consigliata per la presenza all’interno del latte di calcio che ha la funzione di proteggere e rinforzare lo smalto dei denti.

Una buona alternativa all’assunzione di saccarosio è anche il miele. Questo alimento è da preferire rispetto allo zucchero comune, poiché determina una minore acidificazione salivare con recupero fisiologico del pH entro 10/20 minuti, tempo di gran lunga minore rispetto allo zucchero da cucina. L’unico svantaggio del miele è la sua viscosità, che lo rende particolarmente appiccicoso per i denti e ne allunga il tempo di permanenza sullo smalto.

Purtroppo, a causa della vita frenetica, non è sempre possibile controllare con attenzione l’assunzione di zuccheri. Una buona abitudine sarebbe quella di effettuare controllo periodici dallo specialista per valutare la salute del cavo orale.

Prenotando online dal nostro sito la prima visita e l’ortopanoramica sono gratuite.

Dott. Buganza Maurizio